IL BILANCIO PARROCCHIALE

Come abbiamo già ripetuto più volte, riflettere e riferire sulle strutture e sul denaro in una comunità come la parrocchia è il segno che ciò che possediamo non è di qualcuno, ma appartiene a tutti. Comunicare le scelte economiche della parrocchia non è solo questione tecnica, ma pastorale: l’evangelizzazione e la nostra credibilità passano anche attraverso la gestione trasparente delle nostre risorse comunitarie e personali. Per questo motivo ogni anno desideriamo fare il punto della situazione sui conti economici e sulle strutture della nostra parrocchia, convinti che la prima forma di sobrietà è la trasparenza nei bilanci.
Di seguito trovate pubblicato il rendiconto dell’anno.

Ricordiamo che l’unica fonte di sostentamento della parrocchia sono le offerte ricevute. Per sostenere i nostri progetti è possibile lasciare un’offerta in chiesa oppure effettuare un bonifico bancario:
– UNICREDIT (filiale san Cesario s/P), IBAN: IT54J0200866970000100924116
– BPER (agenzia San Cesario s/P), IBAN: IT61E0538766970000000300027

Ringraziamo tutti coloro che in questi anni hanno sostenuto e continuano a sostenere i progetti parrocchiali.

Il consiglio affari economici

IL CONSIGLIO AFFARI ECONOMICI

1. Che cosa sono CPP e il CPAE. Sono organismi che esprimono e favoriscono in modo visibile ed attivo la comunione fraterna, la corresponsabilità e la collaborazione di tutti i fedeli, la missionarietà e la ministerialità della Chiesa. Sono i due organi di presidenza della comunità cristiana.
Il CPP è organismo di promozione e animazione dell’azione pastorale della parrocchia, nel rispetto della responsabilità di tutti. Il CPP si occupa della “pastorale”, cioè della vita e dell’attività della propria comunità cristiana: della catechesi, della liturgia, della carità, della pastorale familiare, della pastorale giovanile, della pastorale sociale, vocazionale, culturale e dei rapporti col territorio.
Il CPAE è organo di corresponsabilità dei fedeli con il parroco per l’amministrazione e la gestione dei beni della parrocchia. Scopo del CPAE è di utilizzare i beni e le strutture a disposizione della parrocchia per le sue finalità (liturgia, catechesi e carità) nella piena e sollecita attuazione delle iniziative promosse dal Consiglio Pastorale ed approvate dal parroco.
Il CPP e il CPAE restano in carica quattro anni. Ai “consiglieri” si chiede di essere cristiani non solo per anagrafe, ma di partecipare alla vita della comunità, di essere disponibili a lavorare insieme per il bene della parrocchia e a compiere un cammino di formazione permanente. Per essere eletti occorre aver compiuto i 18 anni (16 per chi elegge).

2. La loro collocazione all’interno della comunità. Il CPP e il CPAE non sono uno dei tanti “gruppi” della parrocchia: sono due organismi, cioè una struttura stabile, rappresentativi della comunità stessa. Al CPP tutti i soggetti particolari, tutti gli ambiti della comunità fanno riferimento, in particolare attraverso lo strumento del “programma pastorale” elaborato dal Consiglio stesso.

3. I caratteri del CPPe del CPAE. Il CPP e il CPAE sono:
– Consigli: i consiglio è uno dei sette doni dello Spirito Santo che il cristiano riceve nel battesimo e nella cresima. Di fronte alla complessità della vita odierna, una comunità cristiana, attraverso gli organismi di partecipazione, si rafforza nella capacità di discernere, di orientare, di progettare, di verificare la vita pastorale della propria comunità. Tradizionalmente questo compito si attua, in questi organismi di partecipazione, nella forma del «consigliare», del confrontarsi e del discernere: nella comunità cristiana non è questione di maggioranza o di minoranza, di vincere o di perdere, ma di capire quello che il Signore vuole da noi perché è Lui il protagonista e il pastore che vogliamo ascoltare e seguire.
– Rappresentativi della comunità cristiana. Ciascun consigliere non rappresenta una parte, il “suo” gruppo, ma opera guardando alla comunità intera (occorre superare il “criterio” della rappresentanza!).

4. Nomina del CPAE.
Come ricorda lo statuto diocesano, il consiglio affari economici non viene eletto dall’assemblea, ma nominato dal consiglio pastorale. Per le parrocchie superiori ai 3.000 abitanti: 4 o 6 consiglieri oltre al parroco.
Il CPAE di San Cesario è composto dal parroco e 6 consiglieri. Per mantenere collegamento e sintonia con le scelte pastorali del CPP, almeno 2 consiglieri del CPAE sono nominati tra i membri del CPP.