I cristiani tornino un’unica famiglia e siano testimoni della vera giustizia

18-25 gennaio – Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

La settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è appuntamento importante nel cammino ecumenico. L‘ecumenismo è il movimento che tende a riavvicinare e a riunire i cristiani appartenenti alle diverse Chiese che nel corso della storia hanno conosciuto divisioni e scismi (Chiesa cattolica, Chiese d’Oriente-Ortodosse, Chiese della riforma protestante, Comunità anglicana).

La data tradizionale per la celebrazione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani va dal 18 al 25 gennaio, data proposta nel 1908 dal padre anglicano Paul Wattson perché compresa tra l’allora festa della cattedra di san Pietro (18 gennaio) e quella della conversione di san Paolo (25 gennaio).

Questa data assume quindi un significato simbolico: proprio l’icona dell’abbraccio tra Pietro e Paolo è simbolo del cammino ecumenico, come desiderio ed invito a ritornare all’unità della prima chiesa

cristiana fondata sulla testimonianza e sul martirio di Pietro e Paolo, considerati le colonne su cui si fonda la fede cristiana.

Papa Francesco nell’ Evangelii Gaudium (n. 244-246) scrive: “L’impegno ecumenico risponde alla preghiera del Signore Gesù che chiede che «tutti siano una sola cosa» (Gv 17,21). La credibilità dell’annuncio cristiano sarebbe molto più grande se i cristiani superassero le loro divisioni e la Chiesa realizzasse «la pienezza della cattolicità a lei propria in quei figli che le sono certo uniti col battesimo, ma sono separati dalla sua piena comunione». Dobbiamo sempre ricordare che siamo pellegrini, e che peregriniamo insieme. A tale scopo bisogna affidare il cuore al compagno di strada senza sospetti, senza diffidenze.

Il tema della Settimana di quest’anno. “Cercate di essere veramente giusti e così resterete in vita e possederete la terra che il Signore, vostro Dio, sta per darvi”, recita il versetto del Deuteronomio (16,20) al centro della celebrazione della Settimana di preghiera per l’unità. Il Libro del Deuteronomio presenta una serie di discorsi pronunciati da Mosè al termine della sua vita. Egli ricorda alle nuove generazioni le leggi del Signore, mentre contempla da lontano la Terra Promessa. Quelle leggi sono garanzia di vita e di benessere per il suo popolo perché, se le rispetterà, potrà realizzare il progetto dell’Alleanza con Dio. Uno di questi comportamenti riguarda il perseguimento della giustizia. Prima di tutto nei riguardi di Dio stesso, riconoscendolo come unico Signore, e poi nei confronti degli altri, in particolare i poveri.

La proposta del tema della giustizia per questa settimana è stata fatta dalla Chiesa in Indonesia: l’86% della sua popolazione si professa musulmana, ma il 10% degli indonesiani è costituito da cristiani di varie tradizioni qui, come altrove, alla ricerca di una sempre maggiore riconciliazione e unità, per dare un segno a un mondo in cui corruzione, avidità e ingiustizia causano disuguaglianza e divisione.

La scelta di concentrare la preghiera sulla giustizia deriva dalla storia del Paese, che conta più di 17.000 isole e oltre 1300 differenti gruppi etnici. In questa realtà variegata, multi culturale e multi linguistica, gli indonesiani

hanno vissuto e vivono secondo il principio di ‘gotong royong’ che significa ‘vivere nella solidarietà e nella collaborazione’. Ma questa armonia è oggi minacciata in modi nuovi. La crescita economica registrata di

recente è stata costruita su un sistema competitivo e la corruzione colpisce la politica e il mondo degli affari, spesso con conseguenze devastanti per l’ambiente e la giustizia. Così, i cristiani in Indonesia hanno trovato che le parole ‘Cercate di essere veramente giusti’ potevano essere applicate alla loro situazione. C’è anche una presa di coscienza delle proprie colpe nei cristiani dell’Indonesia che non temono di riconoscere: “Come singoli e come comunità siamo spesso complici di ingiustizie, di incomprensioni e di lotte. Come cristiani, si legge ancora nelle loro riflessioni, “siamo chiamati a rendere una testimonianza comune in favore della giustizia, e ad essere uno strumento della grazia guaritrice di Dio in un mondo lacerato”.

Preghiera per l’unità dei cristiani

Padre, tu ci chiami alla comunione.
Ti preghiamo: nessuna chiesa si indurisca nella sua particolarità,
ogni cristiano custodisca l’esigenza dell’unità
e la ricchezza della diversità.
La tua Parola penetri in noi: ci ammaestri per costruire comunità di fede,

di misericordia e di unità.
Non si indurisca il nostro cuore:
l’eucaristia ci renda come Gesù,
liberi da pregiudizi e meschinità.
Donaci, Padre, la gioia del cuore semplice e unificato.