“Il pensatore” di Rodin

Commento all’opera a fianco

Il Pensatore di Rodin fu esposto per la prima volta nel 1886 con il titolo “Il Poeta” e solo a partire dal 1889 verrà indicato come “Il Pensatore”. Si tratta di una delle opere più celebri dello scultore Auguste Rodin.

L’opera fu concepita inizialmente come parte di una grande composizione detta “Porta dell’Inferno”, il portale in bronzo che Rodin doveva realizzare per il “Musée des arts décoratifs”.

Questa scultura sarebbe stata collocata proprio davanti alla porta per rappresentare Dante Alighieri nel momento di massima riflessione sul grande viaggio e sulla sua opera letteraria. La forza espressiva di questa scultura farà perdere ben presto ogni riferimento con l’idea originale dell’artista per renderla uno dei simboli più eloquenti dell’esistenza umana.

Il volto, appoggiato sul dorso della mano destra, si trova parzialmente nascosto alla vista dell’osservatore. In questo modo chi guarda non è in grado di capirne fino in fondo l’espressione. A seconda di ciò che si vivrà nel proprio cuore il volto del Pensatore lascerà trasparire preoccupazione o speranza, dolore o attesa. L’opera non si stanca di interpellarci con la sua enigmatica postura su come viviamo il tempo che ci è dato. Il tempo della nostra vita infatti non è infinito, esso si prolunga per permetterci di approfittarne, non per giustificare il rimando o l’indifferenza. Il tempo che Dio ci dona è decisivo, non perché breve, ma perché carico di occasioni da accogliere e far fruttare.

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